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Sabato 8 ottobre 2011 – Genova
Anche a Genova la tappa di Giorgio e Giuliana è stata una bellissima occasione per segnare una nuova tappa nel percorso verso una fraternità più vissuta sia nell’ambito istituzionale che cittadino. Con loro era presente Stefano Cardinali, che ha contribuito a caricare di spessore tutto l’evento.
L’accoglienza dei “vespisti” è avvenuta in piazza Matteotti, alla presenza del Vespa Club di Nervi, di numerosi cittadini e della Sindaco Marta Vincenzi. Poi tutti nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale: luogo simbolico – oltre che maestoso – in quanto, a partire dalla cittadinanza a Chiara nel 2001, sono avvenute lì le tappe più significative di questi anni.
Nella sala gremita sedevano sul palco – insieme a Giorgio e Giuliana e a Paolo Puppo, insuperabile conduttore – i nostri Consiglieri Comunali e Provinciali “alfieri” della fraternità.
La Sindaco, accogliendo i ragazzi e ringraziandoli per essere messaggeri della Carta di Genova presso i Sindaci di molte città italiane, ha evidenziato come la loro iniziativa sia in perfetta consonanza con quanto è scritto nella Carta stessa. Inoltre ha sottolineato come la fraternità, pur essendo un riferimento della Rivoluzione francese, ne rappresenti un superamento, perché – nell’era della globalizzazione – conferisce un significato più profondo anche all’uguaglianza.
Edificante e sorprendente la testimonianza dei quattro Consiglieri Comunali e Provinciali che hanno colto questa occasione per rinsaldare il loro impegno, per niente facile e scontato. Stupiva, come già il 14 maggio, il rapporto di stima e di rispetto che c’è fra loro.
Diceva Angela Burlando (SEL): “Dobbiamo ringraziare Maria Rosa Biggi perché è grazie alla sua tenacia che abbiamo iniziato questo percorso, anche se all’inizio eravamo un po’ scettici. Quanto è scritto nella ‘Carta’ è molto importante e ci aiuta anche nel nostro quotidiano: ad esempio, quando in Consiglio Comunale ci sono dei momenti di tensione, basta scambiarci uno sguardo con lei per ricordarci il nostro patto e agire di conseguenza.”
E Matteo Campora (PdL): “Questo percorso che abbiamo iniziato ci aiuta ad avere uno sguardo più alto e a non fermarci al colore delle nostre casacche.”
Claudio Villa, Vicepresidente del Consiglio Provinciale di Genova, si augurava di arrivare nei prossimi mesi all’adesione dell’Ente all’Associazione Città per la fraternità: “Raggiunto questo obiettivo ci impegneremo a sensibilizzare tutti i Sindaci della Provincia, per aiutarli anche ad una maggiore collaborazione tra di loro.”
La semplicità e la freschezza di Giorgio e Giuliana hanno colpito Sindaco e Consiglieri che li hanno citati nei loro interventi. Il loro “grande abbraccio” all’Italia, insieme alle loro vespe, ha riscosso simpatia e ammirazione da parte di tutti.
Stefano Cardinali ha donato la sua forte testimonianza di Sindaco dimostrando come nella società attuale c’è sete di percorsi nuovi fondati sulla categoria della fraternità. Interessanti anche alcune proposte scaturite dal dialogo con il pubblico, tra le quali quella di approfondire il documento uscito dal convegno di San Paolo dell’E.d.C.
Il TG regionale ha parlato dell’iniziativa accennando alla Carta di Genova e a Chiara Lubich, ispiratrice dell’Associazione Città per la fraternità. Diverse testate hanno pubblicato articoli e video sul sito web. “Vivere Genova”, notiziario on-line del Comune, ha dato ampio spazio all’evento, mentre TeleLiguriaSud ha trasmesso una intervista realizzata durante una breve sosta a La Spezia di Giorgio e Giuliana.
La serata si è conclusa con una cena conviviale presso la sede del Comitato Umanità Nuova, associazione che opera a favore delle persone più disagiate del centro storico: a conferma che, quanto celebrato nel pomeriggio, ha radici profonde e concrete nel tessuto della città.
Inoltre la realizzazione dell’evento è stata possibile grazie alla collaborazione fattiva e appassionata delle tre comunità locali di Genova, con un entusiasmo e una donazione che ci hanno commossi.
Ci sembra di poter dire che la nota caratteristica di tutto sia stata la gioia e la serenità: forse per la certezza che, al di là di noi, un Altro aveva in mano la regia. Ma un grande grazie a Stefano, Giorgio e Giuliana per esserne stati la causa e l’effetto.
Marisa e tutti dalla Liguria